Giovanni Pennacchietti

A Giovanni Pennacchietti  1986

Negli spazi della mente
Nello studio
Dimenticate foglie si accartocciano
Come oggetti persi sulla sabbia
Come vigne spremute sulla tela
Come corpi macchiati distanziati
Scoloriscono
Sull’albero senza uccelli
Sui fiori selvatici sui corpi dipinti
La luce gradualmente compone e colora
Il corpo della morte
Autunno senza attese senza voli
Senza il verde monotono della primavera

Antonio Rizzo

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